“Una fotografia non è soltanto un’immagine (come lo è un
quadro), un’interpretazione del reale; è anche un’impronta, una cosa riprodotta
direttamente dal reale, come l’orma di un piede o una maschera mortuaria.” (S. Sontag)
Essere traccia significa molte cose. Nel caso della
fotografia significa anche essere sempre luogo di relazione. La fotografia, la lastra, o la massa di pixel, non
rappresentano mai, infatti, un oggetto comune, ma sempre un oggetto in relazione,
un indice nel senso di Peirce, cioè
qualcosa che conserva una traccia d’altro, e in queste tracce si pone sempre in
relazione a qualcosa, prima di tutto a ciò che esso presenta nelle forme di un eterno è-stato.
Il segno indexicale
dunque dice sempre qualcosa del suo oggetto d'origine, o dell’oggetto con cui è
in-relazione, mentre il segno iconico, quello della pittura, non dice niente a
proposito di uno stato del mondo reale se non in senso molto generale ed astratto.
Dice solo una possibilità ideale. Certo non è poco, anzi, ma è un’altra cosa, rispetto
alla fotografia che dice invece una rete di relazioni: con l’oggetto fotografato,
con il fotografo, con l’ambiente in cui si realizza.
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