Le città sono agglomerati di materia pesante, silenziosa. Eppure negli angoli, in certi luoghi, lungo certe prospettive, le città mute provano a parlare. Una delle voci, non la sola, è il graffito con cui gli abitanti urlano la propria presenza. Queste voci poi restano lì a ripetersi, consumandosi nel tempo, ormai sottratte ai loro autori. Diventano voci di una muta città.
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