La cosa fotografia
La fotografia non è segno, nè propriamente un linguaggio: essa è prima di tutto traccia, come le orme dell'uomo sulla sabbia bagnata, come le scie dei pneumatici sull'asfalto. Un evento materiale che fissa uno spazio-tempo, lo riproduce non nella sua interezza, nè attraverso un processo di significazione, ma attraverso un oggetto, un tratto di materia che resta saturo di quel tempo, di quello spazio, di quell'evento di cui è il calco. Per questo "si impara a leggere un fotografia come si impara a leggere un'impronta o un cardiogramma."(J. Berger) Di fronte alla fotografia, dunque, possiamo ben capire che le cose spesso ci parlano, se soltanto siamo disposti a starle ad ascoltare. Tuttavia, la"cosa" fotografia, contiene in sè anche un altro elemento, perchè essa non è mai neutrale, e non può fare a meno di rendere evidente il gesto del fotografo. Certo l'apparecchio fotografico è soltanto una macchina, ma la cosa fotografia non cessa di mostrare che attraverso quell'apparecchio uno sguardo si è reso consapevole. Questo è innanzi tutto la fotografia, uno sguardo che si mostra consapevole di sè.
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